In Valsugana e Lagorai ..
La Valsugana è la prima destinazione in Italia ad ottenere la certificazione per il turismo sostenibile secondo i criteri del GSTC. Quest’organizzazione è nata secondo il volere della Nazioni Unite per concretizzare i 17 Sustainable Developement Goals.
Si tratta di un risultato di straordinaria rilevanza riconfermato anche nel 2021, che premia il nostro stile di vita e i valori che da sempre ci contraddistinguono.
..ti offriamo:
- un’estate in spiaggia sui Laghi di Levico e Caldonazzo;
- un benessere termale grazie alle Terme di Levico e Vetriolo;
- una grande varietà su 2 ruote con 80 km di pista ciclabile e 300 km di percorsi MTB in quota;
- la catena del Lagorai, una delle aree a maggiore naturalità del Trentino con bellissime escursioni;
- ed infine un’ospitalità autentica in strutture accoglienti e di qualità.
Un vero paradiso naturale tutto da scoprire e dove poter vivere l’esperienza unica del “mare in montagna”!
Vi piace camminare ed immergervi nella natura ? Levico Terme offre moltissimi itinerari di diversa difficoltà, e vi permetterà di scoprire ad ogni passo scorci panoramici suggestivi ed interessanti angoli di natura e di storia. Il territorio che circonda Levico Terme , in particolare la nostra montagna di Vetriolo con la cima Panarotta e l’ altopiano di Vezzena , offre la possibilità di vivere la montagna con escursioni semplici a quelle più impegnative fino al trekking di più giorni. Potrete passeggiare in totale relax lungo più di cento sentieri S.A.T. per raggiungere luoghi incontaminati e ricchi di storia.
Alcune passeggiate che Vi proponiamo per tutta la famiglia:
La Chiesetta di San Biagio – Lunghezza m 3.000 – Percorrenza a piedi h 1,30
Da Viale Vittorio Emanuele si sale lungo viale Roma imboccando a sinistra via S. Biagio fino a raggiungere un capitello. Da qui si mantiene la sinistra e, dopo circa 50 metri, si imbocca, a destra, la stradina che sale al colle. Splendida vista sul lago. Al bivio successivo si sale ancora a destra fino al Colle di S. Biagio (m. 574). Particolarmente interessante l’omonima chiesetta trecentesca, ricostruita nel 1506, con affreschi dei secoli XIV e XVI, soffitto in legno, presbiterio gotico, pavimento in lastre di porfido, custodita un tempo da un eremita e meta di pellegrini. Rientro per lo stesso cammino.
La chiesetta è aperta per le visite a cura del Gruppo Anziani e Pensionati di Levico Terme che, in accordo con la Parrocchia di Levico, durante l’estate è disponibile per questo servizio in ore e giorni stabiliti.
Colle delle Benne – Lunghezza m 5.000 – Percorrenza a piedi h 2,00
Dai Giardini Salus (viale Vittorio Emanuele) si sale lungo viale Roma, imboccando, a sinistra, via S. Biagio. Si sale lungo la stradina sterrata superando l’ex acquedotto austriaco. Proseguendo, si sale a destra fino al Colle delle Benne (m. 653) su cui sorgono i ruderi del forte omonimo, costruito dagli Austriaci nel 1890 e che faceva parte di una serie di fortificazioni e trincee installate nella zona. Ora ristrutturato e messo a nuovo. Rientro per la stessa strada.
Rovine del castello di Selva – Lunghezza m 4.500 – Percorrenza a piedi h 2,00
Si parte nei pressi dei Giardini Salus (viale Vittorio Emanuele) salendo per vicolo Fosse e piegando quindi a destra lungo viale Roma. Costeggiato il lato nord del Parco delle Terme si percorre via Silva Domini fino alla Salita al Castello. Bella panoramica sull’abitato di Selva. Salendo verso il Castello si piega a sinistra lungo l’antico fossato in ciottoli, che conduce ai ruderi di Castel Selva (m. 613). Lasciato il Castello si prosegue lungo un sentiero nel bosco e, all’incrocio con la strada sterrata si piega a destra scendendo fino a via Pontara. Da qui si raggiunge il centro di Selva (m. 493). Si ritorna a Levico Terme percorrendo via per Selva e quindi Via de Gasparri.
La strada dei pescatori – Lunghezza m 6.000 – Percorrenza a piedi h 2,30
Dai giardini Salus si imbocca il vialetto che scende lungo viale Lido, seguendo l’argine sinistro del Rio Maggiore in dieci minuti si arriva al Lago. Dirigendosi poi a destra si cammina lungo la spiaggia libera. Giunti alla Taverna. Si imbocca la comoda “Strada dei Pescatori” che si snoda lungo la riva nord del l
ago. Ritorno per lo stesso cammino fino alla Taverna e quindi viale Belvedere e viale Vittorio Emanuele.
La Ciclabile della Valsugana
Si presenta come un paradiso per trascorrere piacevoli ore praticando sport in mezzo alla natura, con un percorso di 80km tra paesaggi naturali di incomparabile bellezza dal Lago di Caldonazzo in Trentino a Bassano del Grappa in Veneto. Il lago di Caldonazzo prima e le tranquille acque del fiume Brenta poi (da Levico Terme) accompagnano i ciclisti su un percorso semplice, prevalentemente pianeggiante ed adatto a tutti.
Lungo il tracciato vi sono i bicigrill – aree di sosta dedicate ai ciclisti per una pausa energetica.
Per un rientro facilitato è possibile rientrare utilizzando il servizio
rinforzato treno+bici nei mesi di luglio e agosto con vagoni strutturati per il trasporto di 32 biciclette.
La ciclabile della Valsugana percorre in parte la Via del Brenta dalle terre degli Asburgo alle terre dei Dogi. Il fiume Brenta, che nasce proprio dai laghi di Levico e Caldonazzo per poi sfociare dopo 175 km nella laguna di Venezia, è sempre stata un’importante via di comunicazione dalle montagne verso il mare, l’Adriatico, lungo la Via romana Claudia Augusta Altinate .
Sono tante le passeggiate nella natura che in Valsugana e Lagorai potrai goderti…
Il silenzio, l’aria fresca della montagna e l’ottima compagnia della tua famiglia!
Clicca qui per maggiori informazioni https://www.visitvalsugana.it/it/scopri-la-valsugana/sport/trekking-trentino/
Chiesa parrocchiale del Redentore
Grandiosa costruzione lunga 75 m, larga al transetto 34 m, alta 39 m, a croce latina, a tre navate, in stile neoromanico con lievi elementi bizantini e gotici.
La nuova parrocchiale fu consacrata il 15 luglio 1877 dall’Ausiliare del Principe Vescovo di Trento Benedetto di Riccabona, che divenne poi Cardinale di Salisburgo.
Il campanile è quello dell’antica chiesa e, sul lato sud, in basso, porta il Monumento ai caduti di tutte le guerre, opera dello scultore Caron e lì posto la Festa di Ognissanti del 1952.
Chiesetta della Madonna del Pèzo
A pianta esagonale, nella parte est della città, nel crocicchio dove si dipartono le strade per le frazioni di Barco e Selva, ai margini orientali del Parco delle Terme.
Lì, fra il 1612 e il 1618 nel luogo di un antichissimo capitello con un’immagine miracolosa della Madonna, fu eretta una chiesa che fu chiamata S. Maria della Crocetta o della “Croseta” o anche del “Pézo” per alcuni abeti che erano stati piantati nei pressi.